"È finita con due morti, tra cui lo stesso assalitore, la sparatoria all’università
UCLA di
Los Angeles. A confermarlo è stato il Dipartimento di
polizia della città, che ha dichiarato “concluso” l’attacco al campus.
In un primo momento le forze dell’ordine si erano limitate a parlare di
“vittime”, senza specificare se si trattasse di persone decedute o
rimaste ferite. Citando sempre le forze dell’ordine, il giornale
dell’Università aveva anticipato il fatto che fossero entrambe persone
di sesso maschile.
Il capo del Dipartimento di polizia di Los Angeles,
James Herren, non
aveva escluso l’eventualità che una delle due vittime fosse lo stesso
assalitore".
"James Herren"
Strano come non si abbia una sola foto dell'assalitore, tenedo conto del fatto che il campus abbia un sistema di video sorveglianza interno.
"Un portavoce delle forze dell’ordine aveva in precedenza riferito di un
massiccio spiegamento di unità speciali e invitato a tenersi alla larga
dall’area".
Come nella
sparatoria di Nashville anche qui i media tendono a spostare l'attenzione dell'opinione pubblica verso le truppe d'assalto, ben attrezzate. A dimostrazione del fatto che in realtà la nazione sia veramente in pericolo.
"Immagini delle telecamere a circuito chiuso dell’Università, twittate da una giornalista della
CNN, avevano mostrato gli uomini delle unità speciali all’interno della struttura".
Quindi, ricapitolando:
1) non esiste alcuna immagine dell'assalitore, autore della sparatoria nel campus di Los Angeles, anche se la struttura del campus disponesse di sorveglianza interna;
2) truppe ben aquipaggiate fanno irruzzione nella struttura univeristaria sceneggiando molto probabilmente l'ennesima operazione psicologica.
Tutto ciò è riconducibile alla solita politica condotta da membri del governo
USA in collaborazione con l'
NSA e con una sezione deviata della
CIA, al fine di spingere l'opinione pubblica statunitense ad accettare le restrizioni di privacy e democrazia.