Strano, ma vero. La security predisposta per il sistema di sicurezza all'esterno del botteghino alla Arena di Manchester, durante il concerto, non era presente ore prima dell'attacco che si sarebbe poi consumato poco dopo. Un episodio già visto prima. Al Bataclan di Parigi nelle stragi di novembre ? Chiunque quindi avrebbe avuto strada spianata per compiere qualsiasi offensiva, causando vittime. Stessi attori e stesse scenografie. Ma per i teorici della coincidenza è semplice paranoia.
Le solite esercitazioni anti-terrorismo.
A volte è al quanto difficile distinguere la realtà dal inverosimile o addirittura dalla finzione, da un fantoccio, da una messa in scena. Ciò che oggi i media occidentali ci pongono quotidianamente è un fazzoletto di menzogne con il solo fine del controllo sociale dell'opinione pubblica, ormai in letargo.
Loro ci offrono l'ennesima opera teatrale che agli occhi di pochi sembra evidentemente falsa. Le incongruenze con il proseguire lento delle ore sbalzeranno agli occhi dei meno abbienti a tutto ciò immediatamente, senza rendersene conto.
Ma ritornando all'attacco ...
Come ogni attacco terroristico che si rispetti è puntualmente accompagnato, precedentemente, da esercitazioni anti-terrorismo. Con l'ausilio delle rispettive organizzazioni istituzionali. Membri dei servizi di sicurezza, polizia locale, soccorsi sanitari e reparti di sicurezza competenti. Anche Manchester, teatro dell'ultimo attacco di terrore, è stato circa un'anno fa luogo di una simile esercitazione. Finto attacco, finte vittime.
I social come strumento di propaganda.
Anche Youtube nel mirino dello "spietato" Stato Islamico (o come volete chiamarlo, ISIS, ISIL, IS, SIIL). Un numero quasi indescrivibile di filmati riguardanti le atrocità condotte dai miliziani sono all'ordine del giorno reperibili da ogni utente, di ogni età ovviamente, su la maggiore piattaforma multimediale internazionale. Chiunque può navigare liberamente su Youtube, senza ostacoli di nessun genere e senza censura. Ricercare, utilizzando anche semplici parole in lingua inglese e non per forza in lingua araba, filmati propagandisti targati Stato Islamico. Ne censura ne avvisi di protezione vi compariranno sul desktop durante la visualizzazione. Un passo in avanti per il fondamentalismo "islamico" che si accinge nel proseguire la sua ininterrotta conquista del mondo occidentale.
Anche Facebook e Twitter fanno la loro parte, Rita Katz ringrazia vivamente.
Chi è in realtà Rita Katz.
In modo tempestivo i maggiori social al mondo riescono, anche essi senza opporre censura, nella diffusione di materiale inerente all'ultima strage che si consumerà dopo qualche ora nel cuore della cittadina britannica di Manchester, coinvolgendo più di 100 persone, contando 22 decessi e più di 70 feriti, qualcuno grave. Messaggi di utenti, raffiguranti simboli inneggianti alla distruzione della razza occidentale o della scalata alla vittoria dello Stato Islamico nel quadro occidentale, riempiono le bacheche degli utenti del social, ignari dinanzi a tutto ciò o a quello che accadrà poche ore dopo.
Chi controlla loro, ha inesorabilmente il controllo sui maggiori social e media mondiali. Dettando leggi ben precise ognuno svolge il proprio ruolo. Quanta rabbia nel pensare che cose del genere potrebbero gettare nel baratro del terrore la quotidiana opinione pubblica politicamente analfabeta e cieca dinanzi all'ennesimo remake del terrore.
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