domenica 3 luglio 2016
Un'attacco imminente è pronto in Italia
Sono 9 le persone di nazionalità italiana, vittime, coinvolte nell'attacco a Dacca, capitale del Bangladesh. stato del sud-est asiatico. Un'attacco come al solito, da copione, rivendicato dall'auto proclamato Stato Islamico. Perché tale barbarie si è andata a consumare nel Bangladesh ? Cosa centra realmente lo stato asiatico in tutto ciò ? Completamente nulla. Tale attacco, dopo quello avvenuto all'aeroporto Ataturk di Instabul pochi giorni fa, è molto probabilmente l'ennesimo avvertimento alle istituzioni italiote. Ma, naturalmente il nostro caro premier, non muoverà un solo dito. Ovviamente perché tale attacco è stato condotto dal solito illusionista già in opera recentemente a Parigi e Bruxelles.
Secondo fonti mediatiche asiatiche, riportate da euronews. "Il gestore del ristorante, Simon Reza, racconta: "Gli aggressori avevano al massimo 28 anni. Li ho visti da lontano, ma mi sembrava giovani e slanciati. Ho visto bene due facce e non avevano la barba". Dopo tali dichiarazioni, stranamente pubblicate, si resta un po perplessi nell'evidenziare come "veritiera" la teoria ufficiale. Di islamisti armati fino ai denti, con corano in una mano e kalashikov in un'altra che spavaldamente irrompono nel hotel a Dacca iniziando una carneficina, selettiva. Solita versione che purtroppo da tempo perde acqua e qualcuno incomincia a rendersene conto.
Ritorniamo a noi. Dobbiamo aspettarci qualche attacco imminente in Italia ? Eppure un'altro avvertimento ci fu dato in Egitto, con un'esplosione avvenuta dinanzi al Consolato italiano nel quartiere di Bulaq Abu Laela. Che fortunatamente non causò vittime, ma solamente danni all'esterno della struttura. Infine, secondo un reportage del quotidiano Il Foglio, da anni il Bangladesh è scosso dal fondamentalismo islamico verso coloro che criticano l'islam radicale, solito copione, e che le stesse autorità governativa dello stato asiatico siano protagoniste nel fomentare tali atti eversivi. Dimenticavo, il Bangladesh fu un'invenzione della corona britannica negli anni '50, quindi il coinvolgimento in tali fomentazioni del terrorismo dei servizi di sicurezza britannici non mi stupirebbe.
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