mercoledì 22 novembre 2017

La Corea del Sud normalizza le relazioni con Pechino, dicendo no ad un'alleanza contro di essa a guida USA

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Grandi notizie. Cina e Corea del Sud hanno ricucito le loro relazioni. Quando gli Stati Uniti cominciarono a muovere i suoi sistemi missilistici THAAD in Sud Corea, rivolti contro la Corea del Nord, la Cina impose sanzioni economiche non dichiarate a Seoul.

A margine della riunione APEC in Vietnam il 10-11 novembre le parti hanno formalizzato un accordo in cui la Cina avrebbe normalizzato le relazioni economiche con la Corea del Sud e Seoul a sua volta ha dichiarato pubblicamente che non permetterà ulteriori schieramenti missilistici statunitensi sul suo territorio e di non unirsi in un alleanza militare anti-Cina con Stati Uniti e Giappone.

Intendiamoci, queste non sono concessioni di Pechino ma concessioni pubbliche della Corea del Sud, che ha eletto Moon in prima battuta. Il sentimento anti giapponese in Corea non avrebbe permesso un'alleanza con Tokyo, in primis. Che la Corea del Sud non partecipi alle iniziative di scudo missilistico USA fu iniziativa del mentore di Moon e creatore della Sunshine Policy di impegno con Pyongyang, Kim Dae Jung. Allo stesso modo, molti sud coreani riconoscono l'inutilità del THAAD e che può solo intercettare missili con altitudine superiore ai 40 chilometri. Ciò significa che è incapace di difendere il territorio inclusa la capitale da un missile del Nord.

Particolarmente dopo il mandato di Hillary Clinton come capo della politica estera degli Stati Uniti e della sua politica di perno in Asia "Pivot Asia" gli Stati Uniti hanno fatto grandi sforzi per guidare un'alleanza anti-cinese proprio alle porte di Pechino.

Le'elezione di Moon Jaen In, pragmatica ed incline alla pace, e il successo nella normalizzazione con la Cina ha invece inferto un duro colpo a questa politica.

La Cina è il partner numero uno per la Corea del Sud e conta un terzo (157 miliardi di dollari) nelle sue esportazioni. Il suo commercio con gli Stati Uniti è inferiore alla metà di tale importo. (67 miliardi).

Inoltre, sebbene la Corea del Sud abbia il suo gruppetto di falchi anti-Pyongyang, Seoul e Pechino condividono un profondo interesse nel evitare conflitti in Asia Orientale e risolvere quindi pacificamente qualsiasi tensione nella penisola coreana, il che significa in pratica diminuire il coinvolgimento dei cowboys americani.

Idealmente la Corea del Sud si libererebbe della tutela americana (di cui non ha più bisogno dato della sua ritrovata potenza industriale e militare e legittimità politica derivante dalla democratizzazione), che ridurrebbe istantaneamente le tensioni nella penisola coreana e eliminerebbe la necessità di Pechino di opporsi ad una riunificazione coreana in stile tedesco sotto la guida di Seoul.

Il mese prossimo Moon si recherà in Cina, dove l'accordo di normalizzazione sarà probabilmente arricchito ulteriormente.

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