Dopo il crollo del blocco sovietico, le relazioni tra Mongolia e Russia hanno attraversato un periodo di declino tra il 1990-1993. Un declino che ha caratterizzato una profonda crisi all'interno del settore commerciale ed il fatturato di entrambi i paesi tra il 1991-1993 era del ben 40% e nel 1998 del 6,5%.
La Mongolia, dopo la caduta dei principi politici interni, nel 1994 fu attraversata da una crisi economica, che riuscì a placare con riforme economiche interne ed aiuti economici esteri. Nel 1993, Mongolia e Russia trascrissero un'accordo di cooperazione economica, che ha portato entrambi i paesi in una fase di recupero e stabilizzazione politica ed economica. Infine entrambi i paesi rafforzarono i rapporti di cooperazione con la "Dichiarazione sulla partneshirp strategica", firmata a Ulanbator, capitale dello stato mongolo, nel 2009, anno della presidenza di Dimtry Medvedev.
Da notare l'importanza che la cooperazione, che dal 1998, vige tra i due paesi oggi ha portato ad un'ulteriore ampliamento innanzitutto economico e politico. Hanno ampliato gli accordi energetici, le telecomunicazioni, la scienza, la cultura e tutti gli altri settori. Basti osservare il 2009, anno in cui Mongolia e Russia hanno firmato per la cooperazione e trasformato ben cinque progetti in realtà. Il più importante che ha visto partecipi il Ministro dei Trasporti della Mongolia e le Ferrovie Russe, ha sancito la tanto attesa abolizione dei visti.
Lo stesso Presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che in un futuro vicino, i due paesi saranno in grado di creare nuove cooperazioni bilaterali, finalizzata alla creazione di nuove industrie.
Inoltre si è deciso di utilizzare le valute nazionali per gli scambi economici e gli investimenti bilaterali, per non dimenticare del mercato mongolo della carne animale che nei prossimi anni avrà maggiore spazio nel mercato della Federazione Russa, Anche perché secondo dati specifici l'importazione dalla Mongolia della carne di bovino è molto più conveniente, in fattori economici e numerici, rispetto alle importazioni delle carni Sudamericane. In una conferenza stampa, Vladimir Putin, ha dichiarato, "di aver accumulato una notevole esperienza di lavoro del campo minerario".
Per quanto riguarda infine, il settore umanitario, Russia e Mongolia hanno deciso di istituire nuove scuole e nuovi centri di formazione e di ampliare la cooperazione nei settori culturali e dello sport. Per non parlare della cooperazione in campo energetico, dove uno dei colossi della produzione di idrocarburi, l'azienda russa Rosneft copra oggi la stragrande maggioranza del fabbisogno nazionale in Mongolia in prodotti petroliferi e di carburante.
La visita del Presidente Vladimir Putin, ha sottolineato che: "Le relazioni bilaterali in futuro diventeranno più positive ora resta soltanto osservare e sperare che ciò avvenga e che i legami strategici tra i due paesi porti alla realizzazione di nuovi progetti".
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