mercoledì 27 settembre 2017

Il Kurdistan aiuterà Israele in un lungo nuovo conflitto


Il conflitto in Siria ha incoronato vincitori le strategie militari condotte da Assad e Putin su di una delle scacchiere più importanti nella geopolitica internazionale. Adesso però Tel Aviv dovrà riscattare ciò che ha perso durante il conflitto a Damasco. Come ? Semplice. Aprire un nuovo fronte, ma questa volta che duri un pochino in più. Contando sempre sull'appoggio incondizionato di NATO, USA e Arabia Saudita, forse la Turchia. Erdogan sta rimescolando le carte sul tavolo, rimasto in disordine dalle precedenti azioni fatte e dalle parole dette. Sia Erdogan e sia Netanyahu hanno ottimi rapporti con forze curde (presenti anche in suolo siriano durante il conflitto) ma sopratutto con un certo Masoud Barzani, governatore da anni del Kurdistan. Come il buon Maurizio Blondet pochi giorni fa ha riportato, "l'odore dei soldi li affratella". Erdogan sta per tradire nuovamente ?

Un qualcosa fa sospettare grossi movimenti dietro le quinte, i burattinai muovono i fili per innescare l'ennesima opera teatrale, tutto a spese dei contribuenti americani, europei ( di tutti gli occidentali). Questa volta però l'esca è l'Iran. Che in collaborazione con Mosca ha dato man forte a Bashar Al Assad per sbarazzarsi del fondamentalismo propugnato da Daesh con il totale appoggio strategico, militare e finanziario delle camere e degli uffici del Pentagono. I mezzi a disposizione di Israele sono scarsi o nulla per agire indisturbato. Ecco però che ad un certo punto della storia dell'umanità spunta fuori l'indipendenza tanto voluta dagli amichetti a stelle e strisce del Kurdistan.

Questo accomunamento reciproco tra Erdogan e Masoud, come riportato precedentemente, sta per svanire ? Erdogan è davvero così fuori di testa nel rimanere i curdi iracheni senza viveri ? Lo ha dichiarato realmente. "Sarà finita quando chiuderemo i rubinetti di petrolio, tutti i loro ricavi scompariranno e non potranno trovare cibo quando i nostri autocarri non transiteranno per l'Iraq settentrionale". Secondo Erdogan, continua l'articolo, Israele non fa abbastanza pressione sulla comunità internazionale. Erdogan, Israele e i curdi.

Erdogan sta per far svanire il sogno erotico che accomuna molte menti sovversive e molti culi che da Washington si estendono nell'Europa dei gessetti. O forse no ? Su questo staremo a vedere, è inutile tirare conclusioni affrettate che potrebbero rivelarsi poi errate. Sappiamo però con certezza che Tayip Erdogan riesce a partorire idee molto bizzarre. Vedesi il golpe nel luglio del 2016, poi smontato nell'arco di poche ore.

Ricapitolando. Il Kurdistan adesso è in tutti i modi e in tutti i sensi una vera e propria roccaforte per Israele. D'altronde Netanyahu schiererà a disposizione di Masoud circa duecentomila israeliani a servizio del Kurdistan, come riportato da Thierry Meyssan, è sin dall'inizio degli anni '60 che gli ebrei hanno regolarmente un piede nel Kurdistan. Per Tel Aviv il Kurdistan è una base strategica e di una importanza fondamentale per dirigere il nuovo conflitto che a breve si aprirà nelle vicinanze. Verso l'Iran, il cui piano sul nucleare è in fase di decadenza. Cosa che irrita le menti di Langley. Le pressioni sull'Iran diventano sempre più grosse giorno dopo giorno. Intanto però, sulla costa est africana, la Repubblica Popolare Cinese avvia esercitazioni militari in Gibuti.



Qualcosa di grosso si prepara ad esplodere, immediatamente. Se tutto ciò avverrà la risposta internazionale di Cina e Russia non si farà attendere. Blondet pone una domanda: "Pechino sa qualcosa che noi ignoriamo ( o sospettiamo)".

martedì 5 settembre 2017

La Nord Corea è il trampolino di lancio dello stato profondo verso Pechino

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Mentre le tensioni tra Kim Jong Un e il pupazzo del elite a stelle e strisce, seduto sulla sua bella poltroncina nello studio ovale di Washington Donald, continuano c'è chi annaffia il web (quello riconosciuto dalla comunità internazionale) di ipotesi, teorie o possibili scenari riguardanti la crisi diplomatica tra le due potenze aventi capacità nucleari (chi nega la capacità nucleare nordcoreana è semplicemente uno stolto), mi limito ad esporvi la mia di opinione.

Voglio però rinfrescarvi la materia grigia con un non vecchia notizia, di pochi mesi fa, riguardante una presunta operazione di controspionaggio da parte di Pechino verso l'intelligence statunitense. La notizia riportata da una nota testata mediatica francese, La tribune, riportato da me medesimo sul mio blog (tradotto ovviamente) intitolato Come Pechino ha smantellato la rete della CIA in Cina descrive le modalità con cui un gruppo di controspionaggio cinese abbia nel mese di maggio abbattuto uno dei maggior sistemi di spionaggio mondiale, volto alla distruzione dello status quo politico cinese, spina nel fianco in Asia dell'aquila atlantista.

L'articolo francese riportava: "Una delle lacune più difettose nel lavoro dell'intelligence americana degli anni passati" secondo fonti investigative del New York Times (originaria fonte della notizia), Pechino avrebbe eliminato "almeno una dozzina di agenti della CIA" tra il 2012 e il 2012, secondo il New York Times ..... l'articolo continua.... "secondo un'inchiesta della FBI, degli informatori della CIA sarebbero stati molto imprudenti, percorrendo le stesse strade per raggiungere le fonti in un ristorante addobbato di microfoni dell'intelligence cinese".

Dinanzi a tale gesta non ci resta che applaudire al dragone cinese.

Resta pur sempre il nodo da sciogliere sulla questione coreana. Con la notizia riportatavi da prima (inserendo le fonti della notizia, ovviamente notizia non riportata da nessun media occidentale) lascio in voi qualche piccolo dubbio o no ? Quanta fretta nello smantellare la Cina di Xi Jinping ? Il vero obiettivo è la Nord Corea ? Membro, ricordiamolo, dell'asse del male imposto dagli USA negli anni 2000.

Tutto questo sbraitare incessante intorno alla questione Kim non è nient'altro che la voglia incessante del Deep State (stato profondo/occulto) statunitense di abbattere le strategie di politica estera e militari della Cina. Fautore, assieme alla Russia, dello sviluppo della Banca dei Brics, della Shanghai Organizzation and Cooperation (SCO) e dei continui sviluppi quella questione africana, vedesi Angola. Donald Trump, sappiamo benissimo che è ormai divenuto il pupazzo preferito dello stato profondo statunitense, che ha spostato le sue attenzioni nell'Estremo Oriente, sapendo benissimo che il governo siriano di Bashar Al Assad abbia (fortunatamente) vinto la guerra interna. Quindi tranquilli, è solamente l'ennesimo tentativo degli ubriaconi americani di rovesciare uno governo indipendente da qualsiasi altro pupazzaro mondialista. Gli USA sanno benissimo che Pyogyang è un governo inespugnabile, ma che faccino attenzione, Kim ha ordigni capace di radere al suolo il Texas e anche la Cina può.

domenica 3 settembre 2017

Deir Ez Zour liberata nelle prossime 24 ore ?

Le notizie, se pur scarse, arrivano con tempestivo anticipo rispetto ai classici media internazionali portatori di fake news. Dalle prime ricostruzioni e notizie che dalla Siria ci giungono, le truppe regoli siriane sono a pochi chilometri dalla città (occupata precedentemente dai miliziani dello Stato Islamico) di Deir Ez Zour.

Le notizie in merito all'avanzata di truppe militari siriane arriva da questo profilo twitter, https://twitter.com/IvanSidorenko1, che da prima riportava l'entusiasmo che si respira nelle strade della cittadina.

Da notizie riportate anche da questo profilo social in lingua nostrana, https://www.facebook.com/federicopieraccini, qualcosa si muove in quelle zone. Festeggiamenti imperversano per le strade. Le truppe, secondo l'account, distano a solo 10 chilometri dalla città siriana.


La foto riportata sopra è tratta dall'account arabo di Tartus News. Come possiamo ben notare i festeggiamenti, citati dai vari account social, sono iniziati. Le truppe quindi sono molto vicine a Deir Ez Zour. Molto probabilmente irromperanno in città nelle prime ore della giornata di domani. 

Cito l'account social di Federico Pierracini ed le sue seguenti parole. https://www.facebook.com/federicopieraccini/////posts 

Un'altra parte di Siria viene liberata in queste ore. Come dichiarato poc'anzi, la città verrà liberata dalla morsa dei ratti fedeli al dollaro nelle prossime ore. Che Dio benedica i seminatori di pax.