lunedì 18 aprile 2016

Le mosse anti-iraniane di Israele e USA ci condurranno nel baratro


"Il miglior modo per predire il futuro è inventarlo", così dichiarava Alan Kay, tecnico informatico statunitense.

Ci siamo mai chiesti, quale sia l'importanza strategica della Repubblica Islamica dell'Iran, in Medio Oriente ? L'Iran oggi riveste un ruolo prestigioso nella trasformazione "in senso positivo" della regione, interessata nell'ultimo decennio da continui stupri per mano occidentale. C'è chi osserva l'Iran come un paese con cui avviare relazioni commerciali e politici come la Siria di Bashar Al-Assad e chi invece sotto un'ottica differente (una terra da conquistare e dirigere con un regime spietato e anti-democratico), questi sono gli USA mantenuti a bada da Tel Aviv, Neocon e CIA

Esistono interessi nel gettare l'Iran nel caos geopolitico e conquistarne il controllo ?

Molto probabilmente si. Basti osservare i conflitti tutt'ora esistenti lungo i confini in Siria/Iraq e nello Yemen. Volti alla destabilizzazione di Teheran

Ecco perché:

1) Verso il 2014 membri del sistema di sicurezza informatico israeliano, Unit 8200, riuscirono a sviluppare un malware (virus) che era in grado di destabilizzare per un arco di tempo determinato le centrifughe delle centrali nucleari iraniane. Questo malware denominato "Stuxnet" rappresentò una novità assoluta nel mondo degli studi strategici e di sicurezza: fu infatti il primo vero attacco cyber studiato per generale una distruzione esterna al dominio generale. Israele utilizzò questo strumento informatico per destabilizzare la centrale nucleare di Natanz (http://www.isisnucleariran.org/sites/detail/natanz/). Gli ingegneri della stazione nucleare riuscirono dopo ore a ripristinare il normale funzionamento del sito.

2) Nel mese di settembre del 2015, durante le celebrazioni del pellegrinaggio alla Mecca, oltre mille persone sono decedute durante l'enorme calca che quotidianamente si crea in Arabia Saudita. Furono circa 1090 i corpi individuati. Secondo rapporti mediatici il "massacro" fu opera di agenti dell'intelligence israeliana riuscendo a sequestrare membri della politica iraniana. Come l'ex ambasciatore di istanza in Libano, Ghazanfar Roknabadi. Notizie trapelarono anche da Bruxelles, dove funzionari dell'amministrazione europea riuscirono a mantenere calme le acque. Anche i russi fecero la loro parte, riuscendo a catturare informazioni circa l'accaduto. Il fine ultimo, secondo fonti arabe come Nahrin Net (http://awdnews.com/top-news/report-mossad-and-saudi%E2%80%99s-pre-coordinated-the-mina-stampede-to-abduct-key-members-of-the-iranian-revolutionary-guards-corps-irgc) era, una volta sequestrate le persone interessate, tentare di estrapolare informazioni in merito a documenti riservati riguardanti testate missilistiche iraniane.

3) Infine, nel mese di gennaio di quest'anno, presso le coste iraniane furono fermate ben due navi che battevano bandiera statunitense. Dove 10 membri dell'equipaggio ben attrezzati militarmente furono bloccati dai Guardiani della Rivoluzione iraniana, con l'accusa di essere entrati in acque iraniane. Secondo le prime notizie, le due imbarcazioni ebbero guasti al motore che le avrebbero spinte verso le coste arabe. Una messa in scena ovvio. Possibile che ben due imbarcazioni militari avrebbero avuto contemporaneamente problemi ai motori ? Perché, allora, avvicinarsi alle coste armati fin sopra l'ultimo capello ? Tutto ciò puzza letteralmente di marcio.


Un prossima attacco è alle porte e sarà gran lunga peggiore del primo. 

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